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lunedì 24 gennaio 2022

GIORNATA DELLA MEMORIA - Scuola Primaria

Per celebrare la Giornata della Memoria in classe, ho inventato una favola intitolata "Le farfalle con le stelle gialle".

Ciò che vi propongo è di ascoltarla o leggerla in classe e poi ragionare sul concetto di "diritto" e di "diversità" con una serie di attività interdisciplinari.


ARTE

Dopo aver ragionato sull'importanza di essere diversi e aver chiesto ai bambini cosa ciascuno di loro ha di unico che lo rende speciale, possiamo consegnare ad ognuno una farfalla da riempire con tantissimi colori e alla fine incollarla su un grande cartellone oppure sul quaderno. Sul corpo della farfalla si può scrivere il nome del bambino oppure una parola simbolica come "amicizia", "pace", "condivisione"...



- Minibook a forma di Stella di David: https://ilpettirossocheride.blogspot.com/2019/01/il-giorno-della-memoria-minibook-per.html?m=1 


- Costruire una farfalla con la carta velina



ITALIANO: Riassumere la favola con le paroline del tempo, inventare un finale diverso, scrivere un temino intitolato "se fossi stato una farfalla stellata, come mi sarei sentito?" oppure "Se le farfalle stellate fossero dei bambini..." 

GEOMETRIA E TECNOLOGIA: per i più grandi, dopo aver spiegato il significato della Stella di David, si può provare a disegnarla sul quaderno di matematica e ragionare sulle forme geometriche che ne scaturiscono. 

Vi lascio un'attività molto ben strutturata della collega Ottavia Cannonero.


Ecco il testo della favola, qualora voleste leggerlo voi ad alta voce, dettarlo o stamparlo per una ricostruzione in sequenze:

LE FARFALLE CON LE STELLE GIALLE

 

C’era una volta, in un prato assolato

un bel roseto felice e fatato,

lì ci vivevano, serene e beate

tante farfalle dalle ali colorate.

 

C’erano quelle con le ali rosa

con una faccina assai deliziosa

e le farfalle dalle ali rosse

si riconoscevano perché belle grosse.

 

Le farfalline piccole e dorate

avevano ali molto delicate

invece quelle con le ali blu

potevano volare, in alto, più in su.

 

Tra tutte quante ce ne erano alcune

con un aspetto fuori dal comune

infatti non erano di un solo colore

e avevano una stella gialla sull’ala superiore!

 

Le farfalline vivevano insieme

e si volevano tanto bene

condividevano gioia e risate

si divertivano felici e spensierate.

 

Ma un brutto giorno qualcosa cambiò

una farfalla un dì si ammalò:

starnuti, febbre e una brutta tosse

…povera farfalla dalle ali rosse!

 

Davvero in molte l’andarono a trovare

e anche loro si presero il raffreddore,

le uniche che ancora non si erano ammalate

erano le farfalle con le ali stellate

 

così tutte le altre, con parole invidiose,

dicevano “Perché quelle volano tra le rose?

Perché non hanno il raffreddore

tutte le farfalle di quel colore?”

 

E anche quando ormai erano guarite

continuavano a vivere insospettite

e qualsiasi cosa accadeva nel prato

era colpa di chi non si era mi ammalato!

 

Se il sole lasciava spazio a un nuvolone,

se una puzzola faceva un gran puzzone,

se la pioggia cadeva dritta a secchiate,

era tutta colpa delle farfalle stellate!

 

di punto in bianco il re farfallone,

famoso per essere un gran fifone,

fece una scelta proprio agghiacciante

per accontentarle tutte quante

 

“Amiche farfalle, da oggi, ho deciso

una nuova regola per il prato fiorito:

da questo momento le farfalle stellate

non potranno più volare tra le rose!

 

Non potranno più andare né a scuola né al bar,

non potranno né ballare né cantar!

In case speciali verranno rinchiuse!”

Il re farfallone, urlando, concluse.

 

Alcune scapparono in un altro stato

dove la loro stella non era considerata un reato,

altre si nascosero tra i petali dei fiori

sperando di confondere i loro colori,

 

ma la maggior parte delle farfalle stellate

rimasero a casa piangendo disperate.

Provarono a dire: “Amiche farfalle, non siate dispettose,

le nostre stelle non sono contagiose!”

 

Ma ovviamente nessuno le ascoltava

e nel roseto fatato la vita continuava.

C’era chi volava libero e chi era imprigionato

Chi era troppo pieno e chi molto affamato.

 

Non vi sembra assurda questa situazione?

Eppure nessuno prese posizione.

Nessuno si ribellò per aiutare le farfalle stellate

che dovevano restare nelle case segregate

e che non avevano alcuna colpa in questo universo

se non quella di essere nate di un colore diverso.

 

Un pomeriggio passò per di lì

volando in alto, un bel colibrì

che quando vide cosa stava accadendo

dallo sgomento quasi stava cadendo!

 

“Non posso permetterlo, devo intervenire,

le farfalle stellate voglio aiutare!”

Fece un gran respiro per darsi coraggio

e scese in picchiata con uno sguardo saggio.

 

Nel prato fiorito le farfalle radunò

e con voce calma a loro parlò:

“Sono venuto qui perché vi voglio mostrare

cos’è che mi rende tanto speciale”

 

E con un gesto maestoso il colibrì

d’un colpo solo le ali aprì.

che arcobaleno di colori!

Era bellissimo! Sembravano fiori!

 

Le farfalle lo guardavano affascinate

pensavano: “Che magnifiche ali colorate!”

Il colibrì aggiunse con fare severo:

“Farfalle care, ma fate sul serio?

 

Vi piacciono tanto le mie ali colorate

ma avete rinchiuso le farfalle stellate?

Forse con il tempo avete dimenticato

che essere diversi non è affatto un reato

 

e che anzi ciò che ci rende davvero speciali

è il fatto di non essere tutti uguali!

Uguali lo siamo ma nei diritti

per questo non dobbiamo mai restar zitti

se quelli degli altri vengono calpestati,

dobbiamo sempre batterci perché siano rispettati!”

 

Ascoltando in silenzio questo discorso

le farfalle provarono un forte rimorso.

Liberarono subito le amiche stellate

chiesero scusa e furono perdonate

 

E da quel giorno il 27 gennaio di ogni anno

si riuniscono insieme sotto un capanno

per raccontate ai più piccoli il triste accaduto

affinché nella memoria non venga perduto.

 

E se vi state chiedendo: “Che senso ha ricordare

di avere fatto così tanto del male?

Non sarebbe meglio dimenticare la storia

e cancellarla dalla loro memoria?”

 

No, bambini, ora vi spiego

un importantissimo segreto:

a questo serve la memoria,

a scrivere al meglio la nostra storia

A questo servono gli errori del passato:

a costruire un mondo pacifico e affiatato.

Ricordare ogni anno quei brutti errori

ci insegna ad essere persone migliori.

 

-Martina Ionni “scuola on the road”-

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