Per celebrare la Giornata della Memoria in classe, ho inventato una favola intitolata "Le farfalle con le stelle gialle".
Ciò che vi propongo è di ascoltarla o leggerla in classe e poi ragionare sul concetto di "diritto" e di "diversità" con una serie di attività interdisciplinari.
ARTE:
Dopo aver ragionato sull'importanza di essere diversi e aver chiesto ai bambini cosa ciascuno di loro ha di unico che lo rende speciale, possiamo consegnare ad ognuno una farfalla da riempire con tantissimi colori e alla fine incollarla su un grande cartellone oppure sul quaderno. Sul corpo della farfalla si può scrivere il nome del bambino oppure una parola simbolica come "amicizia", "pace", "condivisione"...
- Minibook a forma di Stella di David: https://ilpettirossocheride.blogspot.com/2019/01/il-giorno-della-memoria-minibook-per.html?m=1
- Costruire una farfalla con la carta velina
ITALIANO: Riassumere la favola con le paroline del tempo, inventare un finale diverso, scrivere un temino intitolato "se fossi stato una farfalla stellata, come mi sarei sentito?" oppure "Se le farfalle stellate fossero dei bambini..."
GEOMETRIA E TECNOLOGIA: per i più grandi, dopo aver spiegato il significato della Stella di David, si può provare a disegnarla sul quaderno di matematica e ragionare sulle forme geometriche che ne scaturiscono.
Vi lascio un'attività molto ben strutturata della collega Ottavia Cannonero.
Ecco il testo della favola, qualora voleste leggerlo voi ad alta voce, dettarlo o stamparlo per una ricostruzione in sequenze:
LE FARFALLE CON LE STELLE GIALLE
C’era una volta, in un prato assolato
un bel roseto felice e fatato,
lì ci vivevano, serene e beate
tante farfalle dalle ali colorate.
C’erano quelle con le ali rosa
con una faccina assai deliziosa
e le farfalle dalle ali rosse
si riconoscevano perché belle grosse.
Le farfalline piccole e dorate
avevano ali molto delicate
invece quelle con le ali blu
potevano volare, in alto, più in su.
Tra tutte quante ce ne erano alcune
con un aspetto fuori dal comune
infatti non erano di un solo colore
e avevano una stella gialla sull’ala superiore!
Le farfalline vivevano insieme
e si volevano tanto bene
condividevano gioia e risate
si divertivano felici e spensierate.
Ma un brutto giorno qualcosa cambiò
una farfalla un dì si ammalò:
starnuti, febbre e una brutta tosse
…povera farfalla dalle ali rosse!
Davvero in molte l’andarono a trovare
e anche loro si presero il raffreddore,
le uniche che ancora non si erano ammalate
erano le farfalle con le ali stellate
così tutte le altre, con parole invidiose,
dicevano “Perché quelle volano tra le rose?
Perché non hanno il raffreddore
tutte le farfalle di quel colore?”
E anche quando ormai erano guarite
continuavano a vivere insospettite
e qualsiasi cosa accadeva nel prato
era colpa di chi non si era mi ammalato!
Se il sole lasciava spazio a un nuvolone,
se una puzzola faceva un gran puzzone,
se la pioggia cadeva dritta a secchiate,
era tutta colpa delle farfalle stellate!
di punto in bianco il re farfallone,
famoso per essere un gran fifone,
fece una scelta proprio agghiacciante
per accontentarle tutte quante
“Amiche farfalle, da oggi, ho deciso
una nuova regola per il prato fiorito:
da questo momento le farfalle stellate
non potranno più volare tra le rose!
Non potranno più andare né a scuola né al bar,
non potranno né ballare né cantar!
In case speciali verranno rinchiuse!”
Il re farfallone, urlando, concluse.
Alcune scapparono in un altro stato
dove la loro stella non era considerata un reato,
altre si nascosero tra i petali dei fiori
sperando di confondere i loro colori,
ma la maggior parte delle farfalle stellate
rimasero a casa piangendo disperate.
Provarono a dire: “Amiche farfalle, non siate dispettose,
le nostre stelle non sono contagiose!”
Ma ovviamente nessuno le ascoltava
e nel roseto fatato la vita continuava.
C’era chi volava libero e chi era imprigionato
Chi era troppo pieno e chi molto affamato.
Non vi sembra assurda questa situazione?
Eppure nessuno prese posizione.
Nessuno si ribellò per aiutare le farfalle stellate
che dovevano restare nelle case segregate
e che non avevano alcuna colpa in questo universo
se non quella di essere nate di un colore diverso.
Un pomeriggio passò per di lì
volando in alto, un bel colibrì
che quando vide cosa stava accadendo
dallo sgomento quasi stava cadendo!
“Non posso permetterlo, devo intervenire,
le farfalle stellate voglio aiutare!”
Fece un gran respiro per darsi coraggio
e scese in picchiata con uno sguardo saggio.
Nel prato fiorito le farfalle radunò
e con voce calma a loro parlò:
“Sono venuto qui perché vi voglio mostrare
cos’è che mi rende tanto speciale”
E con un gesto maestoso il colibrì
d’un colpo solo le ali aprì.
che arcobaleno di colori!
Era bellissimo! Sembravano fiori!
Le farfalle lo guardavano affascinate
pensavano: “Che magnifiche ali colorate!”
Il colibrì aggiunse con fare severo:
“Farfalle care, ma fate sul serio?
Vi piacciono tanto le mie ali colorate
ma avete rinchiuso le farfalle stellate?
Forse con il tempo avete dimenticato
che essere diversi non è affatto un reato
e che anzi ciò che ci rende davvero speciali
è il fatto di non essere tutti uguali!
Uguali lo siamo ma nei diritti
per questo non dobbiamo mai restar zitti
se quelli degli altri vengono calpestati,
dobbiamo sempre batterci perché siano rispettati!”
Ascoltando in silenzio questo discorso
le farfalle provarono un forte rimorso.
Liberarono subito le amiche stellate
chiesero scusa e furono perdonate
E da quel giorno il 27 gennaio di ogni anno
si riuniscono insieme sotto un capanno
per raccontate ai più piccoli il triste accaduto
affinché nella memoria non venga perduto.
E se vi state chiedendo: “Che senso ha ricordare
di avere fatto così tanto del male?
Non sarebbe meglio dimenticare la storia
e cancellarla dalla loro memoria?”
No, bambini, ora vi spiego
un importantissimo segreto:
a questo serve la memoria,
a scrivere al meglio la nostra storia
A questo servono gli errori del passato:
a costruire un mondo pacifico e affiatato.
Ricordare ogni anno quei brutti errori
ci insegna ad essere persone migliori.
-Martina Ionni “scuola on the road”-