domenica 30 gennaio 2022

GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI - Favola e Attività per Scuola Primaria

Come ogni anno si festeggia il primo venerdì di Febbraio la GIORNATA DEI CALZINI SPAIATI, una vera e propria celebrazione della diversità.


Una ricorrenza strana ma divertente, che ormai da oltre dieci anni unisce tutti coloro che perdono i calzini in lavatrice o sotto al letto e non riescono più a riaccoppiarli. 

Ma l'obiettivo della Giornata non è solo far sentire meno soli quanti ogni giorno sperimentano l'affannosa ricerca di un paio di calzettoni dello stesso colore. Bensì diffondere tra grandi e piccini lo spirito dell'amicizia e dell'accoglienza, segnalando che "diverso" non è necessariamente sinonimo di brutto o cattivo. E che è importante guardare all'altro senza giudicare, imparando a considerarlo speciale proprio per la sua unicità.

 

L'idea di una maestra di Udine

In quest'anno segnato ancora dalla pandemia l'iniziativa ha un valore in più: quello di farci sentire meno esclusi e disorientati: un antidoto all'isolamento, per non sentirsi proprio come un calzino che abbia perso il compagno. In Italia, l'iniziativa con lo scopo di sensibilizzare sull'autismo e su altre diversità è nata dai bambini della scuola elementare di Terzo di Aquileia, in provincia di Udine, promossa dalla maestra Sabrina Flapp. L'idea dei bambini era dimostrare con un gesto che le piccole o grandi differenze non cambiano la sostanza delle cose: due calzini diversi per forma, misura e colore sono sempre e comunque calzini e perfettamente in grado di assolvere la loro funzione, aggiungendovi un tocco di fantasia.

Da quella prima volta a Terzo, l'iniziativa si replica ogni primo venerdì di febbraio. Partecipare è semplicissimo: basta indossare (per una volta, deliberatamente e senza sentirsi inadeguati) due calzini uno diverso dall'altro, meglio se con abbinamenti incongrui e fantasiosi, e trascorrere così tutta la giornata. Tutti possono aderire, non solo i bambini: gli insegnanti, i genitori, i nonni.

Una favola per celebrare la diversità

Per la giornata dei calzini spaiati ho inventato una favola. Potete farla vedere in classe o leggerla voi stessi.

Questo è il video, spero vi piaccia:



Attività didattiche



ITALIANO: nel link qui sotto trovate gratuitamente il testo della favola per intero, alcune attività di comprensione del testo e le immagini sia in bianco e nero che a colori:

PER SCARICARE IL PDF DI TESTO, ATTIVITA' DIDATTICHE E IMMAGINI DELLA FAVOLA CLICCA QUI













 




Titoli per temi:


- Se avessi dei calzini magici, quale magia sarebbero capaci di fare?

- Se i calzini della favola fossero bambini, quali diversità avrebbero? Cosa proverebbero?


ARTE: quello ce vi propongo, dopo l'ascolto della favola, è di ragionare sulla differenza tra ciò che mostriamo fuori e ciò che veramente siamo dentro. Possiamo stampare le foto dei volti dei bambini ed incollarle su una metà del foglio. Saranno poi i bambini stessi a riempire la metà mancante con ciò che per loro rappresenta al meglio la loro personalità, ciò che li rende unici e che hanno pura o difficoltà a mostrare agli altri. Riservatevi il tempo per un brainstorming e per dare modo ad ogni alunno di spiegare il proprio disegno. Sarà un modo per conoscersi meglio e, credetemi, ne resterete stupite anche voi!

Questa è la foto del lavoro che ho fatto in una classe quinta


LAVORO DI GRUPPO: come per tutte le ricorrenze, si può approfittare per avviare un lavoro di gruppo che porti alla realizzazione di un cartellone da appendere in classe.

Dopo la visione della favola, ogni alunno può disegnare un calzino speciale e appenderlo sul cartellone!


Ecco la matrice da appendere sul cartellone o da incollare nel quaderno. Volendo si può anche ritagliare su cartoncino rigido, scrivere dentro una poesia e farla portare a casa:



Io ad esempio trovo molto bella la filastrocca di Bruno Tognolini:

Filastrocca dei diversi

Tu non sei come me: tu sei diverso
Ma non sentirti perso
Anch’io sono diverso, siamo in due
Se metto le mie mani
con le tue
Certe cose so fare io, ed altre tu
E messi insieme sappiamo far di più
Tu non sei come me: son fortunato
Davvero ti son grato
Perché non siamo uguali:
vuol dire che tutt’e due siamo speciali.


Buona giornata dei calzini spaiati a tutti!!!















lunedì 24 gennaio 2022

GIORNATA DELLA MEMORIA - Scuola Primaria

Per celebrare la Giornata della Memoria in classe, ho inventato una favola intitolata "Le farfalle con le stelle gialle".

Ciò che vi propongo è di ascoltarla o leggerla in classe e poi ragionare sul concetto di "diritto" e di "diversità" con una serie di attività interdisciplinari.


ARTE

Dopo aver ragionato sull'importanza di essere diversi e aver chiesto ai bambini cosa ciascuno di loro ha di unico che lo rende speciale, possiamo consegnare ad ognuno una farfalla da riempire con tantissimi colori e alla fine incollarla su un grande cartellone oppure sul quaderno. Sul corpo della farfalla si può scrivere il nome del bambino oppure una parola simbolica come "amicizia", "pace", "condivisione"...



- Minibook a forma di Stella di David: https://ilpettirossocheride.blogspot.com/2019/01/il-giorno-della-memoria-minibook-per.html?m=1 


- Costruire una farfalla con la carta velina



ITALIANO: Riassumere la favola con le paroline del tempo, inventare un finale diverso, scrivere un temino intitolato "se fossi stato una farfalla stellata, come mi sarei sentito?" oppure "Se le farfalle stellate fossero dei bambini..." 

GEOMETRIA E TECNOLOGIA: per i più grandi, dopo aver spiegato il significato della Stella di David, si può provare a disegnarla sul quaderno di matematica e ragionare sulle forme geometriche che ne scaturiscono. 

Vi lascio un'attività molto ben strutturata della collega Ottavia Cannonero.


Ecco il testo della favola, qualora voleste leggerlo voi ad alta voce, dettarlo o stamparlo per una ricostruzione in sequenze:

LE FARFALLE CON LE STELLE GIALLE

 

C’era una volta, in un prato assolato

un bel roseto felice e fatato,

lì ci vivevano, serene e beate

tante farfalle dalle ali colorate.

 

C’erano quelle con le ali rosa

con una faccina assai deliziosa

e le farfalle dalle ali rosse

si riconoscevano perché belle grosse.

 

Le farfalline piccole e dorate

avevano ali molto delicate

invece quelle con le ali blu

potevano volare, in alto, più in su.

 

Tra tutte quante ce ne erano alcune

con un aspetto fuori dal comune

infatti non erano di un solo colore

e avevano una stella gialla sull’ala superiore!

 

Le farfalline vivevano insieme

e si volevano tanto bene

condividevano gioia e risate

si divertivano felici e spensierate.

 

Ma un brutto giorno qualcosa cambiò

una farfalla un dì si ammalò:

starnuti, febbre e una brutta tosse

…povera farfalla dalle ali rosse!

 

Davvero in molte l’andarono a trovare

e anche loro si presero il raffreddore,

le uniche che ancora non si erano ammalate

erano le farfalle con le ali stellate

 

così tutte le altre, con parole invidiose,

dicevano “Perché quelle volano tra le rose?

Perché non hanno il raffreddore

tutte le farfalle di quel colore?”

 

E anche quando ormai erano guarite

continuavano a vivere insospettite

e qualsiasi cosa accadeva nel prato

era colpa di chi non si era mi ammalato!

 

Se il sole lasciava spazio a un nuvolone,

se una puzzola faceva un gran puzzone,

se la pioggia cadeva dritta a secchiate,

era tutta colpa delle farfalle stellate!

 

di punto in bianco il re farfallone,

famoso per essere un gran fifone,

fece una scelta proprio agghiacciante

per accontentarle tutte quante

 

“Amiche farfalle, da oggi, ho deciso

una nuova regola per il prato fiorito:

da questo momento le farfalle stellate

non potranno più volare tra le rose!

 

Non potranno più andare né a scuola né al bar,

non potranno né ballare né cantar!

In case speciali verranno rinchiuse!”

Il re farfallone, urlando, concluse.

 

Alcune scapparono in un altro stato

dove la loro stella non era considerata un reato,

altre si nascosero tra i petali dei fiori

sperando di confondere i loro colori,

 

ma la maggior parte delle farfalle stellate

rimasero a casa piangendo disperate.

Provarono a dire: “Amiche farfalle, non siate dispettose,

le nostre stelle non sono contagiose!”

 

Ma ovviamente nessuno le ascoltava

e nel roseto fatato la vita continuava.

C’era chi volava libero e chi era imprigionato

Chi era troppo pieno e chi molto affamato.

 

Non vi sembra assurda questa situazione?

Eppure nessuno prese posizione.

Nessuno si ribellò per aiutare le farfalle stellate

che dovevano restare nelle case segregate

e che non avevano alcuna colpa in questo universo

se non quella di essere nate di un colore diverso.

 

Un pomeriggio passò per di lì

volando in alto, un bel colibrì

che quando vide cosa stava accadendo

dallo sgomento quasi stava cadendo!

 

“Non posso permetterlo, devo intervenire,

le farfalle stellate voglio aiutare!”

Fece un gran respiro per darsi coraggio

e scese in picchiata con uno sguardo saggio.

 

Nel prato fiorito le farfalle radunò

e con voce calma a loro parlò:

“Sono venuto qui perché vi voglio mostrare

cos’è che mi rende tanto speciale”

 

E con un gesto maestoso il colibrì

d’un colpo solo le ali aprì.

che arcobaleno di colori!

Era bellissimo! Sembravano fiori!

 

Le farfalle lo guardavano affascinate

pensavano: “Che magnifiche ali colorate!”

Il colibrì aggiunse con fare severo:

“Farfalle care, ma fate sul serio?

 

Vi piacciono tanto le mie ali colorate

ma avete rinchiuso le farfalle stellate?

Forse con il tempo avete dimenticato

che essere diversi non è affatto un reato

 

e che anzi ciò che ci rende davvero speciali

è il fatto di non essere tutti uguali!

Uguali lo siamo ma nei diritti

per questo non dobbiamo mai restar zitti

se quelli degli altri vengono calpestati,

dobbiamo sempre batterci perché siano rispettati!”

 

Ascoltando in silenzio questo discorso

le farfalle provarono un forte rimorso.

Liberarono subito le amiche stellate

chiesero scusa e furono perdonate

 

E da quel giorno il 27 gennaio di ogni anno

si riuniscono insieme sotto un capanno

per raccontate ai più piccoli il triste accaduto

affinché nella memoria non venga perduto.

 

E se vi state chiedendo: “Che senso ha ricordare

di avere fatto così tanto del male?

Non sarebbe meglio dimenticare la storia

e cancellarla dalla loro memoria?”

 

No, bambini, ora vi spiego

un importantissimo segreto:

a questo serve la memoria,

a scrivere al meglio la nostra storia

A questo servono gli errori del passato:

a costruire un mondo pacifico e affiatato.

Ricordare ogni anno quei brutti errori

ci insegna ad essere persone migliori.

 

-Martina Ionni “scuola on the road”-

venerdì 14 gennaio 2022

 La linea dei numeri: addizioni


La linea dei numeri è fondamentale in classe, anche s non è di certo né originale né innovativa.
Quei numeri materialmente appesi alle pareti, rappresentano un salvagente per i bambini, soprattutto per quelli in difficoltà che per eseguire i calcoli hanno bisogno di qualche rassicurazione.

Ecco alcune riflessioni e consigli pratici per costruire la linea dei numeri in classe a partire dalla classe prima.




Dopo aver costruito la linea dei numeri con i bambini, si può passare ad eseguire le prime addizioni con i saltelli. 
Vi consiglio di proporre prima qualche gioco di movimento in cortile sulla linea dei numeri disegnata in terra con i gessetti e poi passare al quaderno.

In questo video troverete una lezione sull'ADDIZIONE SULLA LINEA DEI NUMERI.





E ora tre schede per esercitarsi sul quaderno!









E qui qualche gioco interattivo per divertirsi alla LIM: GIOCHI INTERATTIVI PER LA LIM

GIORNATA CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO - Attività per la Scuola Primaria

La GIORNATA NAZIONALE CONTRO IL BULLISMO E IL CYBERBULLISMO si celebra il 7 febbraio su iniziativa del MIUR per capire, intervenire e preven...